Monumenti e Chiese
Fonti storiche riferiscono che San Cesario era originariamente costituito da tre distinti casali, amministrati da tre differenti feudatari; nel corso del XVII secolo Giuseppe Marulli avviò il processo di unificazione. La piazza divenne il fulcro dell’abitato e, in qualche modo, il punto di congiunzione dei tre casali, popolati in origine da colonie provenienti dalla Grecia, dall’Albania e dai Balcani. Colonie che hanno lasciato tracce della propria presenza nel tessuto urbano, caratterizzato da basse case a schiera e numerose case a corte. Sulla piazza prospettano la chiesa madre (ricostruita tra il 1678 e il 1704, conserva alcuni pregevoli altari di scuola leccese) e il palazzo ducale, il cui prospetto, da alcuni attribuito a Francesco Antonio Zimbalo, ostenta statue e busti di imperatori romani e eroi della mitologia classica. Alcune sale interne, invece, conservano cicli pittorici (XVIII-XIX secolo) raffiguranti le Arti e le Virtù, oltre a divinità classiche. Passeggiando tra i vicoli del borgo altre chiese meritano una visita, dalla trecentesca chiesa di San Giovanni Evangelista, alla chiesa di Sant’Elia (XVII sec.), dalla chiesa dell’Immacolata (XVIII sec.) a quella di San Rocco e ancora le cappelle dello Spirito Santo e della Madonna della Neve.
Ultimo aggiornamento
8 Marzo 2021, 17:22