Descrizione storica e architettonica

La Chiesa di Sant’Elia fu eretta alla fine del XVI secolo e rimaneggiata nei secoli XVII–XVIII. La facciata, in pietra leccese, si articola in due ordini: al livello inferiore troviamo un ampio portale d’ingresso sormontato da un timpano triangolare spezzato, decorato con festoni di frutta, putti e teste d’angelo; al secondo ordine, sopra il portale, si apre un finestrone rettangolare incorniciato da semicolonne di ordine corinzio e coronato da un secondo timpano spezzato con al centro il monogramma “IHS”.

L’interno si sviluppa con pianta a croce latina e navata unica, voltata a botte e conclusa da un’abside poligonale. Lungo le pareti si aprono quattro altari laterali oltre all’altare maggiore. Tra le opere artistiche di maggiore rilievo, una tela seicentesca raffigurante la Deposizione di Cristo tra le braccia della Vergine Addolorata, un elegante simulacro in cartapesta della Madonna Addolorata (realizzato nel 1881) e una statua lignea di San Biagio vescovo e martire. La varietà degli stili – dal rinascimentale al barocco leccese – è evidenziata dai dettagli decorativi e dalla progressiva ricchezza degli abbellimenti realizzati nei restauri successivi.

Funzione religiosa e devozioni

Pur essendo chiesa rettoria dipendente dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, Sant’Elia è sede storica del Terz’Ordine Domenicano locale e, dal 1879, della Confraternita di Maria Santissima Addolorata. Le celebrazioni principali sono la festa di Maria Santissima Addolorata (settembre), con processione del simulacro e messe solenni, e la memoria di San Biagio (3 febbraio), con rito di benedizione della gola. Durante l’anno la chiesa ospita inoltre il Rosario e momenti di preghiera e meditazione ispirati alla tradizione domenicana.

• Ingresso libero e gratuito durante le funzioni e per visite: non è previsto alcun pagamento.
• L’ingresso principale è dotato di una rampa metallica con corrimano che consente l’accesso senza gradini.
• L’interno è pianeggiante, con ampiezza delle porte adeguata al transito di sedie a rotelle.
• Non ci sono servizi igienici all’interno; per necessità si può utilizzare la vicina Chiesa Madre.